Lo hai desiderato tanto, ed ora lo aspetti con gioia ed impazienza. Ma sei anche un po’ preoccupata. Hai paura che il suo arrivo sconvolga la tua vita, le tue abitudini. Saprai essere una buona madre? Cosa succederà alla tua vita di coppia? In poche parole, come devi prepararti al suo arrivo?

Un mix di emozioni contrastanti

Diventare mamma è sempre una sfida ambiziosa, c’è una nuova avventura che ti aspetta proprio lì a pochi passi da te. Sai bene che ci sarà da impegnarsi: ci saranno giorni felici e notti in bianco un po’ più complicate, ma sai anche che tu e il tuo bambino siete una squadra fortissima e che vederlo crescere ogni giorno sarà una grandissima soddisfazione.

È normale negli ultimi mesi della gravidanza, un po’ a causa degli ormoni, un po’ a causa dei mille dubbi che ti assalgono, sentirti confusa. Sai che presto tutto cambierà oppure nulla cambierà, ma non vedi l’ora di viverlo sulla tua pelle per capire se tutto quello che ti hanno raccontato è vero. Soprattutto ti chiedi se sei o sarai all’altezza del compito che ti aspetta e se saprai trasformarti in una brava mamma, appena metterai al mondo il tuo bebè.

Il senso di non essere mai preparata a quello che sta per succedere è comune in tante donne che si apprestano a diventare mamme: se sei una maniaca dell’ordine, ti assicurerai più e più volte di non aver dimenticato nulla, se invece sei una tipa più creativa cercherai ogni giorno modi nuovi per prenderti cura del tuo bambino. Di sicuro essere preparate all’arrivo del neonato in casa è importante per potersi dedicare a lui con le dovute attenzioni. Detto questo, è bello anche lasciare qualcosa all’improvvisazione perché giorno dopo giorno tu e il tuo bambino saprete trovare un equilibrio che oggi neanche immagini.

Uno sconvolgimento fisico ed emotivo

La maternità trasformerà il tuo corpo. È l’effetto più evidente. Ma rischia anche di avere delle conseguenze sul tuo carattere. Alcune donne incinte provano una sensazione d’appagamento, hanno più fiducia in se stesse, provano una nuova forza. Altre, al contrario, possono attraversare delle fasi d’angoscia: paura non di essere all’altezza, di non essere brave come la madre o di fare i suoi stessi errori, paura di perdere la propria libertà, di doversi assumere troppe responsabilità, paura di non essere più seducenti, di perdere l’amore del proprio partner ; Per non parlare della paura che il bambino possa avere qualche problema…

Per vivere la propria maternità in tutta serenità, è importante capire bene ciò che succede durante le varie fasi della gravidanza ecco qualche consiglio:

  • Esprimi ciò che senti: Ti aiuterà a superare le angosce. Confidati col partner, con tua madre, con la tua migliore amica. Parlane con il tuo medico o con l’ostetrica. Discutine con altre donne incinte.
  • Fai sport: Anche lo sport può aiutarli a rilassarti e mantenere un legame positivo con il tuo corpo in evoluzione.
  • Lascia spazio al papà: Fin dalla gravidanza, la madre sviluppa un legame con il bambino in modo istintivo e carnale. Affinché anche il padre si senta coinvolto e possa costruire la sua paternità, lo devi aiutare a trovare il proprio posto nella famiglia.
  • Non trascurare l’intimità durante la gravidanza: Quando una coppia aspetta un bambino, ha voglia di continuare ad amarsi e avere un’intimità. Ed è importante che questo legame continui ad essere forte, per permettere alla coppia di restare unita anche dopo la nascita.
  • Entra in contatto con il bambino: Accarezzati la pancia, parla al tuo bambino, ascolta della musica rilassante. In questo modo entrerai in contatto con il feto e gli permetterai di svilupparsi armoniosamente.

Come prepararsi al parto

Da un certo momento della gravidanza in poi (per alcune donne arriva prima, per altre più tardi) la preoccupazione del parto inizia a occupare gran parte dei pensieri legati all’arrivo di un figlio. Cosa succederà durante il parto? Come capirò che il momento giusto è arrivato?

Tenendo sempre presente che per ogni donna il parto è un evento unico, e che non ci sono due esperienze simili, è possibile però tracciare alcune linee guida che valgono nella maggior parte dei casi, in una gravidanza fisiologica, non gravata cioè da particolari condizioni cliniche della mamma o del bambino.

In questo senso un ruolo importante è svolto dalla preparazione della futura mamma, ovviamente, che, adeguatamente informata, potrà arrivare al travaglio con la maggiore serenità possibile, ma anche delle persone intorno a lei e del personale medico e sanitario che l’assiste.

Frequentare un corso di preparazione

Per arrivare preparati al momento del parto un aiuto imprescindibile, oltre ovviamente all’assistenza del proprio ginecologo e dell’ostetrica, è dato dai corsi pre-parto offerti a tutte le donne in gravidanza. Durante i corsi i professionisti illustrano alle future mamme il funzionamento del travaglio e la nascita del bambino, e i momenti immediatamente successivi.

Ci sono diversi tipi di corsi utili per prepararsi al parto, sia gratuiti che a pagamento. I corsi si articolano in genere in una decina di lezioni, durante le quali si ricevono indicazioni sulle diverse modalità di parto, sull’anestesia e sulla gestione del neonato nei primi giorni e nelle prime settimane di vita.

Solitamente durante i corsi preparto vengono anche consigliate alcune tecniche di respirazione e controllo del corpo per prepararsi alla nascita del bambino, dallo yoga alla ginnastica perineale, ai movimenti dolci e altri ancora. Consentono così di acquisire una maggiore padronanza del proprio corpo e una maggiore serenità psicofisica.

Oltre alla preparazione della mente e del corpo al momento del parto è bene arrivare con la valigia dell’ospedale già pronta: il consiglio è di prepararla circa un paio di mesi prima della data presunta del parto, per evitare le corse frenetiche dell’ultimo minuto e per essere pronti nel caso il parto arrivasse prima del tempo.

P.S A tal riguardo affidatevi al nostro personale, vi guiderà nella scelta di tutto l’occorrente che vi servirà fornendovi una lista completa e tanti utili consigli!

Come riconoscere il momento del parto

La giusta preparazione aiuterà a riconoscere, poi, il momento in cui recarsi in ospedale: è utile distinguere ad esempio le diverse contrazioni, per non anticipare troppo i tempi e andare in ospedale troppo presto, per poi essere “rimandate indietro”.

Le contrazioni del parto si distinguono dalle contrazioni “preparatorie” perché sono più dolorose e regolari. Generalmente la loro durata va dai trenta ai sessanta secondi e il dolore che causano è in continuo aumento, via via che il travaglio prosegue e il parto si avvicina. Spesso inoltre si accompagnano ad altri sintomi o eventi come la rottura delle acque. Nel momento in cui avviene la rottura delle acque bisogna in ogni caso andare in ospedale. Più una donna è preparata su “cosa” aspettarsi, più potrà arrivare al momento del parto con (relativa) tranquillità: un ruolo non secondario, è bene ricordarlo, è svolto anche dal suo compagno, che non è solo spettatore ma co-protagonista.

La gestione del dolore e della paura

Il parto è doloroso, questo è certo, ma lo è in maniera diversa da donna a donna o, addirittura, da gravidanza a gravidanza. Non è possibile quindi generalizzare quando si parla di questo aspetto. Fatto sta che buona parte della paura è legata proprio alla paura del dolore (parto naturale in primis) e di non essere capaci di sopportarlo o gestirlo nella maniera più adeguata.
In primis, bisogna ricordare che non si è sole: durante il travaglio ci saranno con te dei professionisti che ti sapranno aiutare nel gestire il dolore, facendoti assumere posizioni che riducono la sofferenza, mantenendo l’ambiente sereno, favorendo la presenza di persone di fiducia.

E fondamentale pensare positivo e avere fiducia in te stessa. Non dobbiamo dimenticare che la gravidanza è un evento fisiologico .Il corpo della donna, così com’è, è perfetto per partorire. È importante orientare i propri pensieri a una visione positiva. E vedrai, non appena terrai per la prima volta il tuo bimbo in braccio… ne sarà valsa la pena!

♥ IL BON TON PER LA VISITA AL NEONATO ♥

L’arrivo di un neonato è una gioia per tutti amici e parenti ma non dimentichiamoci che il piccolo è stato per 9 mesi nel caldo e protettivo ventre materno, al sicuro e in un ambiente ovattato e asettico: deve abituarsi al nuovo ambiente che lo circonda, e all’inizio questo non è facile. Considerate anche il fatto che, giustamente, i genitori sono naturalmente e per istinto iper protettivi nei confronti della loro creaturina e, in modo particolare le madri. Anche per loro è tutto nuovo, e cercano di svolgere al meglio il loro nuovo ruolo.

Non vedono l’ora di condividere la loro gioia e presentare a tutti,, ma dovrete sempre essere molto delicati, Tenete comunque sempre a mente che il neonato è una piccola personcina, e come tale va rispettata! Non è un giocattolo!

Per fare in modo che la vostra visita sia un momento felice e non infastidisca troppo il bebè e la famiglia vi vogliamo suggerire alcuni consigli da tenere a mente.

  1. A meno che non siate i nonni, avvisate sempre per annunciare la vostra visita: Soprattutto nel primo mese dal parto i genitori potrebbero essere molto stanchi e non aver preso i nuovi ritmi … un’improvvisata potrebbe gettarli nel panico!
  2. Evitate di andare a trovare un bebè se siete malati: I genitori e il piccolino apprezzeranno enormemente la vostra premura.
  3. Se ci sono molte persone siate prudenti:  se quando arrivate incontrate più persone del previsto e vi rendete conto che la vostra presenza è più un intralcio che un aiuto, andate via. Potrete sempre pianificare di tornare in un momento più opportuno.
  4. Lavatevi sempre le mani prima di toccare un neonato: Chiedete di poter usare il bagno per detergerle o usate una soluzione liquida disinfettante. Se non siete voi a pensarci, potrebbero farlo i genitori: non offendetevi! Con questo non vogliono intendere che voi siate sporchi … ma effettivamente il piccolo non ha ancora sviluppato le sue difese immunitarie.
  5. Se la mamma sta allattando o dando il biberon, lasciatela tranquilla: è felice di vedervi, ma fatele finire quello che sta facendo.
  6. Non cercate di svegliarlo solo per giocare o prenderlo in braccio. Non è un giocattolo e va rispettato!
  7. Attenzione ai consigli:  Se non siete direttamente interpellati non date la vostra opinione o i vostri consigli su cosa fareste o meno. Altrimenti non farete altro che infastidire i genitori nel ricordargli quanta poca esperienza hanno. Inoltre Tenete bene a mente che ogni neonato è diverso dall’altro: un esserino unico e irripetibile! Per questo i paragoni sono un po’ fuori luogo e possono creare ansia e stress ai neo genitori.
  8. Non chiedete: “ma il bimbo è buono?”, intendendo se fa dormire i genitori o piange tanto. Questa è una cosa che fa letteralmente imbestialire!!! Formulate la domanda in altro modo: stiamo parlando di un neonato! E’ normale che non abbia ancora dei ritmi e che pianga, perché questo è ancora il solo modo che ha per comunicare. Potrebbe quindi essere che i genitori ancora non riescano a dormire tanto la notte, ma questo non vuol dire (cosa che invece comporterebbe la vostra domanda) che il bimbo sia monello! I neonati non sono monelli e non hanno vizi: hanno solo necessità!
  9. Il luogo dei baci: A meno che non siate i genitori , non baciatelo sul viso o sulle manine! Dovete resistere all’impulso di baciare il bebè quando lo prenderete in braccio. Ci sono genitori a cui non importa e altri che invece ne sono infastiditi, evitarlo perciò sarà la mossa vincente in ogni caso. Nel caso in cui non riusciate a resistere, allora il posto migliore è baciarlo sui piedini. E’ anche la maniera più appropriata per evitare di trasmettergli infezioni, cosa che non si può evitare tramite le labbra o le mani.
  1. Aiutate come potete: Sarà una visita fruttifera se riuscirete a non disturbare e ad aiutare in qualcosa. Offrite il vostro aiuto ai novelli genitori. Che sia occuparsi di altri figli, fare la spesa, pulire in casa o qualsiasi altra faccenda. I genitori lo apprezzeranno