In cosa consiste l’aerosolterapia??
Partiamo col dire che l’aerosol è una miscela di aria e liquido che crea una sorta di nebbiolina che fa sì che il farmaco arrivi in maniera diretta fino ai bronchi. Con dosi minime di farmaco si ottengono risultati ‘miracolosi’, evitando l’uso di farmaci per bocca che rischierebbero di provocare maggiori effetti collaterali.
Una terapia tempestiva di aerosol potrà evitare molte complicanze e l’uso di antibiotici e cortisonici forti. Dunque, ATTENZIONE ai sintomi e nel dubbio rivolgetevi sempre prima al vostro medico.
Limiti di età?
Non esistono limiti minimi né massimi di età per effettuare l’aerosolterapia: essa infatti può essere praticata anche nei bambini , essendo controindicato il ricorso ai farmaci mucolitici nei primi anni di vita.
All’interno del serbatoio dello strumento per l’aerosol è possibile introdurre soluzioni con un’azione riequilibrante e lenitiva: tra queste ci sono, appunto, le soluzioni isotoniche all’acqua di mare, facilmente reperibili.
Queste soluzioni contengono sali minerali che permettono di aumentare gli effetti del vapore sia dal punto di vista terapeutico che in un’ottica di prevenzione. Per ottenere maggiori benefici dall’aerosol le somministrazioni possono essere ripetute più volte nel corso della giornata e non si riscontrano problemi neppure nel caso in cui dovessero essere prolungate per periodi più lunghi.
A qualsiasi età, l’aerosolterapia può prevedere l’impiego di soluzioni isotoniche ma anche di soluzioni ipertoniche, per le quali è prevista una concentrazione di sali più elevata. Gli effetti sono diversi:
-in una soluzione isotonica, la concentrazione salina è pari allo 0.9% e genera un effetto decongestionante;
-in una soluzione ipertonica, invece, la concentrazione salina è pari al 3% e l’effetto consiste nell’espellere facilmente il muco ispessito.
Quindi in breve, mentre le soluzioni isotoniche fluidificano le secrezioni dei bronchi e del naso, contribuendo a umidificare le mucose, quelle ipertoniche richiamano l’eccesso di acqua che è presente all’interno delle cellule edematose.
Aerosol bambini e neonati: come e quando farlo
Per le mamme, autunno ed inverno abbinati a nido o scuola materna, corrispondono a dire ‘malanni continui dei propri figli’.
Se poi le mamme sono italiane, il malanno si tramuterà, con molta probabilità, in ore di aerosol estenuanti. I bambini si annoiano e se piccoli hanno anche paura del rumore. Le mamme devono lasciar perdere le altre mille cose da fare per intraprendere una sorta di lotta greco romana con queste benedette mascherine.
Purtroppo la stagione fredda è lunga e anche in primavera potrebbero essere strascichi di virus. Tuttavia, sembra che l’Italia abbia un primato negativo nell’uso dell’aerosol: usato troppo spesso e male.
Questo articolo vi aiuterà a fare un po’ di chiarezza e a capire quando è davvero utile una terapia tramite aerosol e quando invece è superflua se non addirittura dannosa.
Prima di passare all’elenco vero è proprio credo sia importante riportare un monito dei medici su un’abitudine diffusa:
Non si fa l’aerosol mentre il neonato dorme!
Spesso le mamme, aspettano il momento delle ninne per fare l’inalazione al bambino. Il problema sta nel fatto che mentre si dorme il respiro è più superficiale (nasale). Il naso ostruisce il passaggio delle micro-particelle di nebulizzazione e il farmaco non riesce ad arrivare ai bronchi.
Per una buona riuscita dell’inalazione e meglio farla mentre i bambini piangono. Sarà più faticosa ma efficace perché in quel caso i bronchi verranno raggiunti in un battibaleno. Prima di iniziare l’inalazione pulite il nasino con acqua fisiologica o ipertonica per liberare le vie respiratorie.
Benefici e consigli
Tra i benefici dell’aerosol vi è un maggiore senso di sicurezza anche per i genitori più apprensivi, in quanto svolge un ruolo di natura psicologica: consente di osservare la terapia che viene assunta dai bambini in modo efficace a prescindere dalla capacità di coordinare l’inalazione e l’erogazione.
- Per trarre ulteriori benefici dall’aerosol, si consiglia di praticare la terapia in qualsiasi contesto e momento dell’anno, poiché è possibile curare sia i malanni stagionali che effettuare il trattamento di patologie croniche. Ad esempio, la nebulizzazione è preziosa per contrastare i sintomi dei virus parainfluenzali, soprattutto se associata con la doccia nasale.
- Grazie al calore del vapore, con l’effetto umidificante delle micro-particelle di acqua, è possibile, inoltre, alleviare la sensazione di secchezza della gola (tipicamente associata alla tosse grassa), portando grandi benefici per tutte quelle patologie che accompagnano non solo le comuni influenze ma anche eventuali colpi di freddo. L’aerosol porta benefici contribuendo a fluidificare l’eventuale muco, concentrato ed ostico da espellere, facilitandone l’eliminazione in maniera naturale e non invasiva.
C’è da dire però che L’aerosol terapia non ha nessuna valenza provata per tutte le malattie delle alte vie respiratorie. In alcuni casi potrebbe risultare anche dannosa perché seccherebbe troppo le mucose esponendole a un maggior rischio di colonizzazione batterica.
A volte per il semplice raffreddore del neonato si consiglia procedere facendo lavaggi nasali con soluzione fisiologica con eventuale aspirazione dei muchi.
Per il raffreddore dei bambini più grandicelli, meglio se dopo i 2 anni, si possono usare gli spray di soluzione ipertonica che aiutano a fluidificare naturalmente.
Quindi mamme ricordate che ogni bimbo ha le sue particolari esigenze e soprattutto rivolgetevi al vostro pediatra prima di qualsiasi iniziativa!
Aerosol: quale scegliere e perché?
Oggi puoi trovare tipologie di aerosol adatte a ogni esigenza, dotate di diverse caratteristiche e pensate per lo specifico utilizzo richiesto dalla terapia che devi affrontare: per uso domestico o modelli portatili da utilizzare fuori casa, per adulti o
per bambini, con caratteristiche speciali come quelle previste per i lavaggi nasali e un design particolarmente attraente per i bambini per rendere più piacevole il momento dell’aerosol.
Nella scelta dell’apparecchio per l’aerosol bisogna valutare attentamente quale tipo di farmaco è in grado di nebulizzare. Non tutti i medicinali sono compatibili con le diverse tipologie di apparecchi. I cosiddetti aerosol a ultrasuoni, nonostante siano generalmente più silenziosi, non sono efficaci con alcuni farmaci, in particolare con i corticosteroidi. Gli aerosol a compressore, invece, sono capaci di nebulizzare qualsiasi tipologia di farmaco, compresi anche i corticosteroidi; inoltre sono compatibili con tutti i farmaci e allo stesso tempo garantiscono un buon livello di silenziosità.
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